giovedì 29 marzo 2012

Non passa lo straniero: Milan-Barcellona 0-0


La prima è andata. Il numero 0 alla voce goal segnati dal Barcellona in una partita Internazionale non lo si vedeva da 34 partite, dal Novembre 2009, quando i blaugrana pareggiarono 0-0 in casa dei russi del Rubin Kazan. Già lo 0-0, lo si potrebbe definire "il peggiore dei migliori risultati", perchè costringe gli uomini di Guardiola a vincere al ritorno in programma Martedì 3 Aprile al Camp Nou di Barcellona: con qualsiasi altro risultato passerebbe il Milan.
L'atmosfera che si respira a Milano è da giorno del giudizio, arrivano i campioni del mondo e c'è bisogno di una grande partita per arginarli, per arginare un attacco capace di realizzare 150 goal in 50 partite, 600 goal nelle ultime 4 stagioni; sono numeri che fanno impallidire, ma c'è anche la consapevolezza che anche per loro l'urna di Ginevra non sia stata così benevola.
Il match comincia con una scossa fortissima: al secondo minuto Robinho riceve un assist di testa di Ibrahimovic, è solo, tra lui e la gloria ci sono non più di 5 metri, ma come spesso è accaduto quest'anno, il brasiliano ciabatta clamorosamente e consegna alla tribuna un pallone destinato alla storia.
Il match prosegue con il Barca che prende campo, comincia con il suo incessante "tiki-taka", costringendo il Milan ad assistere e a rischiare ogni qualvolta gli uomini di Guardiola spingono sull'accelleratore. Ma la seconda palla goal del match è ancora nostra: Ibrahimovic lanciato alla perfezione da Seedorf non dà forza sufficiente al suo tiro, recapitandolo tra le braccia di Victor Valdes; seconda clamorosa palla goal, secondo clamoroso errore sotto porta.
Poi si riparte, "tiki-taka" mai fine a se stesso, Barca che dà sempre l'impressione di poter segnare da un momento all'altro ma per fortuna non accade. Ci sono anche delle proteste per un contatto tra Sanchez e Abbiati: a modestissimo parere del sottoscritto, Sanchez cerca il contatto e si lascia cadere come abbattuto da una folgore; in effetti la pensa così anche il signor Erikson, che lascia correre.
Il primo tempo finisce 0-0, ansie e paure si mischiano in un cocktail micidiale. Si aspetta con impazienza l'inizio della ripresa che arriva puntuale alle 21,45.
Nel secondo tempo ti aspetti che i piccoletti blaugrana si spazientiscano e comincino ad assediare con vigore, invece il Milan regge e tiene botta alla grande concedendo molto meno rispetto al primo tempo anche dal punto di vista territoriale. Una grande palla per cambiare la storia del match ce l'ha Emanuelson pochi secondi dopo il suo ingresso in campo: l'olandese però messo in difficoltà anche dalle vergognose condizioni del terreno di San Siro, inciampa e perde l'attimo buono per la conclusione.
Il brivido finale però lo corriamo Noi, Messi calcia in porta dopo un pasticcio di Mesbah subentrato all'eroico Nesta, Abbiati respinge ma il pallone lemme lemme finisce sui piedi di Tello che calcia a botta sicura, stavolta sembra finita ma un intervento clamoroso di Antonini, "man of the match" secondo l'Uefa, salva il Milan e rompe le speranze di vittoria del Barca.
Finisce 0-0, abbiamo fatto catenaccio è vero, nel primo tempo abbiamo rischiato tantissimo è vero, abbiamo creato poco in avanti è vero, ma siamo riusciti a non subire goal e a non perdere contro una squadra che segna con una facilità imbarazzante, riuscendo anche, tranne un paio di eccezioni, a non concedere nemmeno clamorosissime palle goal.
Insomma adesso si va a Barcellona avendo a disposizione 2 risultati su 3, sapendo che c'è ancora da scalare l'Everest a mani nude, ma con la consapevolezza di aver messo all'angolo il Barca: se vogliono la semifinale ci devono battere, e ieri abbiamo dimostrato come non sia impresa così semplice.
Adesso rituffiamoci nel Campionato, ci aspetta la trasferta di Catania, con un pensiero alla Catalogna, non dovremmo fare molta fatica a trovare la concentrazione, il colore delle maglie è sempre lo stesso.

Stush

domenica 25 marzo 2012

Ti te dominet Milàn: Milan-Roma 2-1



"Non abbiam bisogno di parole", così cantava Ron in uno dei suoi successi di qualche anno fa; in effetti nemmeno noi abbiamo bisogno di parole per descrivere l'onnipotenza di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese che fa impazzire il mondo regala un altro saggio di come possa essere terribilmente decisivo per spostare gli equilibri di un campionato. Altra prestazione da urlo, due goal pesanti come solo una maratona di "porta a porta" di 10 ore può essere.
Milan-Roma comincia sotto una pessima stella: al 10' Thiago Silva chiede il cambio, problema al flessore, impossibile vederlo in campo per la sfida con il Barcellona (molto probabilmente anche per il ritorno), lunedì sarà sottoposto a risonanza magnetica che servirà a capire per quanto il Milan dovrà fare a meno di lui. La partita nel primo tempo la fa comunque il Milan costruendo diverse volte i presupposti per andare a segno, non trovando mai però il varco giusto.
Ecco allora che poco prima dell'intervallo, per una legge non scritta di uno sport traditore, è la Roma a passare: tiro sporco di De Rossi sul quale si avventa Osvaldo che sotto misura realizza lo 0-1, a San Siro si vedono le streghe.
Il Milan deve riordinare le idee, dovendo giocare contro il Barcellona, deve salvaguardare a tutti i costi il primo posto in campionato, e sicuramente perdere davanti al proprio pubblico con la Roma non sarebbe una grande mossa.
Ecco quindi che nel secondo tempo avviene la trasformazione, grazie anche ad una buona stella che negli anni giusti non manca mai: al 6' Ambrosini entra in area, calcia, De Rossi con un intervento scomposto colpisce il pallone con la mano, rigore ineccepibile.
La trasformazione è affidata al due volte 1 che non sbaglia e realizza il centro numero 21 in campionato, è 1-1. Il Milan si getta in avanti alla ricerca del goal che gli premetterebbe di consolidare il suo primato in classifica. Si rivede in campo anche Boateng per cercare di dare questa scossa. 
Scossa che sente la traversa della porta di Stekelenburg, colpita da un bolide di Muntari, è il secondo legno del match, il primo lo aveva colto El Shaarawy nel primo tempo. E' un match che sembra destinato a dare fiato a chi insegue, spesso però non si fanno i conti con dei fattori che possono cambiarti la vita: uno di questi fattori ha la maglia numero 11, gioca nel Milan e si chiama Zlatan Ibrahimovic; lo svedese si vede recapitare uno splendido lancio di Muntari, supera Stekelenburg con un pallonetto e deposita in rete di testa rendendo vano il tentativo di recupero di Kjaer. E' il delirio, Milan avanti 2-1 grazie a una nuova magia di un giocatore straordinario che tocca quota 22 in Campionato in 23 presenza, non per niente ce l'abbiamo noi.
Vittoria per 2-1, Juve momentaneamente cacciata a -7 in attesa del match contro l'Inter e situazione molto più confortante.
Ora inizia una dieci giorni cruciale: Barcellona-Catania-Barcellona, senza pensare che il match in terra Siciliana sia meno importante, giocando con il Barcellona in Champions il campionato è la priorità assoluta.
Contro i catalani dovremo metterci l'orgoglio, il cuore e la grinta, anche se non dovessero bastare potremo comunque ritenerci soddisfatti. 
E' una bella stagione, ricca di soddisfazioni, cerchiamo di renderla indimenticabile, perchè in fondo sognare è sempre stato gratis.

Stush

domenica 18 marzo 2012

Fuga per la vittoria: Parma-Milan 0-2



Altro 2-0, altro regalo. Il Milan di Parma si conferma squadra che in trasferta non perde un colpo, e conferma anche la proverbiale tranquillità con la quale quest'anno vengono sconfitte le squadre "medio-basse" della classifica.
Il match però non è completamente in discesa, nei primi 15 minuti la squadra di Allegri soffre la vivacità di un Parma che appare ben disposto e in grado di creare pericoli alla porta di Abbiati. La svolta del match arriva al 16' quando su un tiro di Emanuelson, Zaccardo colpisce in maniera evidente il pallone con un braccio: calcio di rigore netto che Ibrahimovic trasforma realizzando la rete numero 20 del suo Campionato e consolidando la leadership nella classifica marcatori. A questo punto comincia un'altra partita, il Milan gestisce molto bene le ripartenze mentre il Parma prova a scuotersi ma lo fa in maniera molto più timida rispetto alle prime battute. Il primo tempo si chiude con i rossoneri in vantaggio per 1-0, un vantaggio però che poteva essere più sostanzioso visti gli errori piuttosto clamorosi di Ibra e soprattutto Emanuelson in zona goal. 
La ripresa prosegue con lo stesso copione, il Parma fatica a creare pericoli e il Milan nelle ripartenze appare sempre molto pericoloso. Proprio da una di queste ripartenze nasce lo 0-2 che chiude la partita: Emanuelson prende palla a metà campo, sfrutta il velo di Ibra che in off-side si disinteressa del pallone, supera Mirante in uscite e realizza lo splendido goal del 2-0. A questo punto la partita è chiusa. Nel finale si rivede in campo Maxi Lopez che entra al posto di un non brillantissimo El Shaarawy, ma soprattutto si rivede in campo Rino Gattuso: il centrocampista non giocava dal 9 Settembre dello scorso anno, data in cui iniziò il suo calvario, rivederlo in campo è una gioia per tutti.
Nei minuti finali il Parma coglie un legno ma il risultato non cambia, vince il Milan 0-2 e consolida il suo vantaggio in classifica mantenendo i 4 punti di vantaggio sulla Juventus ma con un turno in meno di campionato da giocare.
Il Milan si conferma squadra solida, capace di vincere partite come queste con una facilità straordinaria, e forse è proprio questa la differenza tra la squadra di Allegri e le inseguitrici.
Grande gioia nel vedere un Emanuelson così, criticato giustamente per delle prestazioni agghiaccianti, l'Olandese sta diventando un cardine di questa squadra, e vanno fatti i complimenti a mister Allegri che ha sempre creduto nelle sue doti.
Poi solita menzione per Ibra il cannibale, 20 goal in campionato, 27 totali in stagione, un ruolino straordinario che rende questa stagione molto probabilmente la migliore della sua carriera.
Ora c'è da pensare a Martedì con l'impegno in Coppa Italia contro la Juventus, c'è da ribaltare la situazione di 1-2 dopo la sconfitta del Meazza, è vero però che con tutti questi impegni ravvicinati non bisogna esagerare e logicamente la coppa Italia passa in secondo piano rispetto agli altri impegni che ci aspettano, però riuscire ad estromettere la Juventus andando a giocare la finale di Roma sarebbe molto suggestivo, se non dovesse succedere però non sarebbe certo un dramma.
Capitolo Champions League: l'urna è stata maledettamente crudele con il Milan: pescato il Barcellona degli extraterrestri, lo scontro si articolerà in due partite con andata Mercoledì 28 Marzo a San Siro e ritorno 6 giorni dopo al Camp-Nou, come dire "poteva essere peggio, poteva piovere".

Stush

domenica 11 marzo 2012

La strana Coppia: Milan-Lecce 2-0



La quiete dopo la tempesta: questo chiedevamo ai nostri ragazzi dopo il Martedì di follia Europea. E la risposta tutto sommato è stata buona. La Domenica di Milan-Lecce scorre via senza troppi patemi e ci regala un allungo in classifica. Adesso la Juve diretta inseguitrice dista 4 lunghezze. La partita di San Siro si apre al minuto 6, con Ibra che appoggia un gran pallone a Nocerino che realizza il goal numero 9 della sua straordinaria stagione. Poi inizia un pomeriggio abbastanza tranquillo, giochiamo senza troppa cattiveria, costruiamo qualche occasione ma lasciamo anche spazio a qualche timida sortita dei nostri avversari, niente però che possa essere minimamente preoccupante. Il primo tempo prosegue con questo canovaccio e termina con un 1-0 tranquillo.
La ripresa continua con lo stesso leit-motiv, Milan che gestisce e Lecce che in maniera molto timida prova a costruire qualcosa: si arriva così al minuto numero 64 con Ibrahimovic che scarica violentemente un appoggio di testa di Emanuelson: palla sotto l'incrocio, 2-0 e goal numero 19 del numero 11 rossonero che diventa il nuovo capocannoniere della serie A.
Il match finisce qui, Entrano Aquilani ed El Shaarawy, un pò troppo egoista oggi, creiamo ancora qualche occasione ma il risultato non cambia più. Il Milan prosegue nella sua marcia spedita centrando la diciasettesima vittoria in 27 partite di campionato, numeri interessanti che lasciano presagire a un proseguo di stagione che potrebbe portare diverse soddisfazioni.
La Juventus frena e anche questa è un'ottima notizia, il primato è consolidato e il vantaggio comincia a diventare meno esiguo.
La partita di Londra è stata accantonata e ora c'è da proseguire con trend il positivo delle ultime settimane di Campionato.
Ibrahimovic continua la sua straordinaria stagione, dettata anche da un grande spirito di sacrificio che raramente capitava di vedere quando lo Svedese giocava in altri lidi Italiani.
E poi non mi stancherò mai di ringraziare una dirigenza capace di portare a Milanello un giocatore come Nocerino, autore di 9 goal  e pagato "solo" 500.000 Euro, oltre ad altri acquisti a parametro zero azzeccati in pieno come Muntari e Van Bommel.
Oggi nessuna considerazione random ma una considerazione finale tranquilla e "pacata":
Stiamo sereni, è ancora lunga, ma tante cose cominciano a delinearsi, e noi prepariamoci a un'eventuale finale di stagione postivo: l'anno scorso la stagione era stata molto positiva e ci siamo presi tante rivincite, quest'anno possiamo levarci grandi soddisfazioni, dedicandole anche a chi in fondo ci ha sperato e forse ci spera ancora, a chi ha bisogno di dare aria alla bocca, a chi cerca in tutti i modi di delegittimarci, voi preparatevi perchè se va in un certo modo, per tutti loro sarà un'Estate molto molto difficile.

P.S.

Cito il mio amico Simone: "Ranieri ha pianto dopo il goal di Milito a Verona perchè ha capito che gli toccherà allenare ancora l'Inter"

Era troppo bella per non scriverla.

Stush


mercoledì 7 marzo 2012

E il naufragar ci è dolce in questo mare: Arsenal-Milan 3-0



Alzi la mano chi alle 21,30 del 6 Marzo 2012 non era convinto di vivere un beffardo e inquietante dejavù.
Alzi la mano chi in quei 15 minuti di intervallo tra le 21,30 e le 21,45 non ha ripensato al 7 Aprile del 2004, a quella trasferta Spagnola che sembrava una formalità ma si è trasformata in un incubo. Alzi la mano chi non ha pensato a come evitare gli sguardi e i commenti di chiunque. Io non alzo la mano.
Andiamo a Londra con la consapevolezza di avere un vantaggio enorme dopo la grandiosa prestazione della partita di andata. Giochiamo contro una squadra temibile, ma che ha dimostrato delle lacune impressionanti soprattutto in difesa. Ma nei 5 minuti prima della partita al sottoscritto sale una sinistra inquietudine, forse perchè già con la mente si percorreva una strada che non doveva essere percorsa, strada che a quanto pare hanno percorso anche i ragazzi di Mister Allegri. Il primo tempo è tutto ciò che un tifoso non vorrebbe mai vedere dalla sua squadra: presi di infilata dopo 6' grazie alla testa di Koscielny, non riusciamo a reagire, e sebbene l'Arsenal non sia indemoniato come quegli 11 ragazzi Spagnoli di 8 anni fa, non riusciamo a capirci nulla. Al 25' arriva il raddoppio con Rosicky: un errore clamoroso di Thiago Silva, e una paura che comincia ad attanagliarti e a non farti muovere. Tutto questo si trasforma in puro terrore al 43'. Van Persie segna il goal del 3-0 su calcio di rigore, la frittata è quasi fatta, bisogna solo girarla.
E così arrivano quei 15 minuti, quei 15 minuti che sono l'unica ancora di salvezza per una nave alla completa deriva, ma il mare non è così in tempesta da giustificare un tracollo del genere, il problema è strutturale, c'è qualcosa che non va all'interno, ma quei 15 minuti sono la svolta, sono il bivio di una stagione.
Si ricomincia, l'ansia lascia spazio a un pò di concentrazione in più, si gioca un pò meglio, si arginano meglio le folate di un avversario buono ma che non fa cose trascendentali. Ma si arriva a una palla persa a metà campo, a un contropiede, il tempo si ferma, la palla arriva a Van Persie, è solo, ma il destino ci dice che ancora si può sperare, l'Olandese sbaglia un goal fatto, e la sofferenza prosegue. Una sofferenza più contro noi stessi che contro una squadra che nel secondo tempo dovrebbe attuare il massimo sforzo ma non riesce a creare pericoli particolari a parte quello sopra citato. Si va avanti, si naviga a vista, si guarda il cronometro, si impreca, si sbaglia di tutto e di più, ma alla fine si passa. Dopo 94 minuti di apnea controllata il verdetto è Milan ai quarti di finale. Alla fine siamo tutti stanchi, noi forse più di loro che sono scesi in campo, stanchi e consapevoli del fatto che una buona stella ci ha permesso che non si ripetesse quell'incredibile serata di Aprile, ma ci è mancato poco, troppo poco.
Alla fine però si guarda il bicchiere mezzo pieno, nonostante una partita del genere e una serata da incubo, siamo tra le 8 big d'Europa, e il primo pensiero oltre a rendere onore ai "vincitori-sconfitti" è per chi si stava già preparando a festeggiare, erano già tutti pronti a uscire fuori dalle loro tane, ma anche stavolta gli rimane il groppo di chi era pronto a gioire e invece è costretto a ingoiare l'ennesimo boccone amaro. Per noi 
la soddisfazione di vedere le loro facce, è la stessa soddisfazione del passaggio del turno, Noi "Paura eh?", ma loro, "Ci avete sperato, EH?"
Chiudo con le solite considerazioni sparse di fine commento.

- La lingua Italiana ha esaurito gli aggettivi per Mark Van Bommel, con il peso di una ammonizione per 85' ha giocato una partita perfetta, un eroe, da oggi il 6 Marzo sarà San Bommel da Maasbracht.

- Altra menzione per Philippe Mexes, partita straordinaria, si riscatta dopo la pessima figura contro la Juventus, ne avevamo bisogno, Grazie Filippo.

- Allegri a fine partite ha l'aria del "mi è andata bene", la scelta di Mesbah forse non è stata delle più felici, però alla fine ciò che conta è il doppio confronto, quindi avanti Mister, però certe serate mai più mi raccomando.

- Attendo con ansia quelli che "Ibra in Champions? robetta" si saranno già dimenticati la partita di andata, e nel secondo tempo Ibrahimovic è stato il perno del gioco del Milan, giocando una quantità industriale di palloni e sacrificandosi come raramente mi era capitato di vedere.

- Abbiati ha tirato fuori un'altra perla che si andrà a sommare alle super-parate che lo hanno reso celebre negli scontri che contano, di solito queste parate sono il preludio a qualcosa di importante.

-Mi fate soffrire tanto, mi fate anche innervosire, mi fate salire la pressione e battere il cuore a mille, ma non cambiate mai, perchè io vi amo così.

Stush


lunedì 5 marzo 2012

"Nemmeno Gesù stava simpatico a tutti"


Buongiorno a tutti.
Innanzitutto mi scuso circa "l'intrusione" in questo blog (anche se si fa un po' fatica a definirlo blog; somiglia di più ad un ordinato elenco di
articoli inneggianti la squadra del cuore del nostro beniamino Stush; comunque non c'è niente di male, anzi per la fede calcistica questo ed altro).
In ogni caso sarà la prima ed ultima volta.
In tempi non sospetti (ovvero prima della sciagurata partita di sabato scorso) avevo consigliato al nostro beniamino (può confermarlo se vuole) di dedicarsi,
almeno per qualche volta ad altri sport (anche un po' per variare), tipo tiro al piattello o curling tanto per fare due esempi.
Sono sport con regole semplici e chiare, per i quali la certezza della vittoria o della sconfitta è lampante ed incontrovertibile (il piattello lo colpisci oppure no)
e quindi non c'è rischio di cadere in contraddizioni imbarazzanti che sconfinano nell'incoerenza o peggio nella non onestà intellettuale (che può essere scusata solo con
poca memoria o mancanza di documentazione).
Vediamo di spiegare il perché di queste contraddizioni.
<<...Conte nell'intervallo apostrofa Galliani con l'espressione "Mafiosi", qualcuno gli ricordi che quando lui giocava nella Juventus il suo DG era Luciano Moggi,
ah già ma Calciopoli è un'invenzione, oggi è Ferragosto e io non sto scrivendo questo post....>>
L'offesa di Conte è gravissima e come tale andrebbe punita oserei dire repressa indipendentemente da quanto sia stato detto prima, dopo e durante (ovviamente anche
"gli altri" se hanno offeso andrebbero repressi e puniti).
Però.... forse è davvero Ferragosto per il nostro beniamino.
E' il riferimento a Calciopoli con battutina finale che spiazza e porta a pensare all'incoerenza oppure, come già detto, ad una semplice poca memoria.
In data 14 Luglio 2011 il nostro beniamino scrive, con una certa veemenza, quanto segue su FaceBook:
<<.....Inutile commentare, ennesima conferma dell'assurdo teatrino che fu inscenato nel Luglio 2006, con sentenze fatte in 10 giorni, processi sommari,
        e sollevazioni popolari, la cosa triste è che dopo 5 anni si scoprono nuove cose, e dopo 5 anni si parla di illecito per chi andava in giro con gli smoking
         bianchi a dare lezioni di morale, che tristezza....>>
Domanda. Questa "Calciopoli", così come i "media" ci hanno raccontato, è esistita o non è esistita (per il nostro beniamino)?
In data 14 Luglio 2011 non è esistita (<<......ennesima conferma dell’assurdo teatrino.....>>).
In data 26 Febbraio 2012 esiste di nuovo.
L'impressione è che esista o non esista a seconda della convenienza e faziosità del momento, oppure il nostro beniamino non si ricorda di quanto detto ed accaduto prima.
Per sua stessa asserzione fra l'altro poiché in data 6 Febbraio 2012 sempre se FaceBook egli scrive:
<<.....Non mi ricordo nemmeno cosa ho mangiato a pranzo Flavio (Flavio sono io).... Non mi ricordo l'episodio del 2006.....>> (si stava discutendo di fatti calcistici pregressi).
E ancora il 13 Novembre 2011.
<<..... Beati gli smemorati perché essi avranno la meglio anche sui propri errori....>>
(la frase è di Friedrich Wilhelm Nietzsche, un filosofo tedesco; qui il nostro beniamino ha una certa presa di coscienza mista ad autocelebrazione).
In sintesi voglio solo dirvi che pensare, capire e documentarsi, in modo asettico su fatti pregressi di qualsiasi natura essi siano è molto importante.
Calciopoli come "modus operandi" al di fuori dei normali rapporti tra società e FIGC, perseguito da certi personaggi, è certamente esistita ma, in ogni caso
bisognerebbe conoscere BENE di cosa si sta parlando.
Non ci si può "riempire la bocca" con una parola tanto per recitare uno slogan.
(In questo caso "Calciopoli" ma potrebbe essere qualsiasi altra parola riferita ad un fatto pregresso tipo
"Genova-G8" tanto per fare un esempio che purtroppo è stato ben più tragico; anche il quel caso comunque, la "storia" andrebbe appresa TUTTA da cima a fondo e con diverse visuali)
Bisognerebbe spendere un po' di tempo (pochi minuti, non di più) e documentarsi (gli originali in formato elettronico delle sentenze sono di pubblico dominio come è giusto che sia).
Io li letti a suo tempo ed in sintesi ho trovato quando segue.
GIUSTIZIA PENALE (o ordinaria)
La sentenza del 7 Novembre 2011 afferma la totale estraneità ai fatti contestati alla Juventus, che presso il tribunale di Napoli era citata in giudizio come responsabile civile a titolo di responsabilità oggettiva.
Tale decisione è stata raggiunta dopo un lungo dibattimento approfondito e dopo l'analisi di TUTTE le prove.
Quindi se vogliamo dirla in modo volgare "cornuta e mazziata".
Retrocessa, due titoli tolti, danni economici e a distanza di cinque anni "estranea ai fatti" (dopo avere finalmente vagliato tutte le prove a disposizione).
Non ci si può appellare a nulla in quanto c'è la prescrizione.
Rimane e rimarrà la Juve contro tutti (per molto tempo ancora purtroppo; in particolare contro la FIGC).
GIUSTIZIA SPORTIVA sentenza di primo grado del 14 Luglio 2006 (i testi virgolettati sono presi dalla sentenza).
Di seguito i punti chiave della sentenza (che ripeto, è di pubblico dominio)
A) non è stato commesso il fatto, cioè per non è stata comprata e/o taroccata nessuna partita, nemmeno una (pagina 76).
B) nel calcio italiano non c’era nessuna cupola (pag. 74).
C) i sorteggi non erano truccati (pag. 83).
D) la storia delle ammonizioni mirate per favorire preventivamente la Juventus era, appunto, una storia (pag. 103).
E) praticamente sei arbitri su otto sono stati assolti e i due condannati non sono stati puniti per partite giocate dalla Juventus.
La tesi colpevolista è si è basata sui i rapporti stretti che i dirigenti della Juventus ed i designatori arbitrali avevano intrapreso.
Non voglio annoiarvi di più.
La Corte si è limitata ad affermare che “è concettualmente ammissibile l’assicurazione di un vantaggio in classifica che prescinda dall’alterazione dello svolgimento o del risultato
di una singola gara”.
“Infatti, se di certo, la posizione in classifica di ciascuna squadra è la risultante aritmetica della somma dei punti conseguiti sul campo,
è anche vero che la classifica nel suo complesso può essere influenzata da condizionamenti, che, a prescindere dal risultato delle singole gare, tuttavia finiscono
per determinare il prevalere di una squadra rispetto alle altre”. 
Il 'tocco di classe' del principe del foro, Cesare Ruperto, che sancisce la definitiva condanna lo trovate a pagina 79 (se tale metodo venisse applicato a singoli individui nel Regime di Giustizia Ordinaria vivremmo in un clima di terrore).
“Nella valutazione del materiale probatorio la Corte si limiterà ad indicare quegli elementi di sicura valenza, che non si prestano ad interpretazioni equivoche,
perché già solo dall’analisi di taluni fatti incontrovertibili emerge a chiare lettere ciò che era nella opinione di tutti coloro che gravitavano nel mondo del calcio, e cioè il condizionamento del
settore arbitrale da parte della dirigenza della Juventus”.
Rileggete bene le frasi virgolettate: "è concettualmente ammissibile”, “la classifica nel suo complesso può essere influenzata" e 'last but not least' (da brivido) “l’opinione di tutti coloro che gravitavano nel mondo del calcio”.
Siamo in pratica al reato di sospetto tanto in voga nei turbolenti anni '70.
La giustizia sportiva ha una necessità intrinseca di celerità nel giudizio.
I tempi dei procedimenti sportivi devono per forza di cose coniugarsi con quelli incalzanti del calendario sportivo.
Ragion per cui la giustizia sportiva è di per sé imperfetta o quantomeno non dà alle parti la possibilità di una difesa ampia e strutturata.
Oltre a questo, un aspetto determinante da tenere in considerazione è la diversità relativa alle norme e alle violazioni perseguite dalle due giustizie.
La giustizia sportiva ha un proprio codice (CGS) e delle proprie norme, quella penale è tutt'altra cosa, assolutamente imparagonabile (ovviamente
richiede prove ed evidenze ben più approfondite)
La Juventus, nel 2006, è stata di fatto condannata per "illecito strutturale".
Per la giustizia ordinaria/penale un simile concetto è qualcosa di assolutamente irrilevante, non perseguibile.
Concludo questa parte chiedendo per cortesia, non riferiamoci a Calciopoli così tanto per farlo e almeno manteniamo una linea coerente.
Un conto sono le chiacchere da bar; un conto è un blog che parla di sport.
Torniamo al nostro beniamino (Stush).
<<....Sul 2-0 al 25' la partita molto probabilmente avrebbe assunto una fisionomia differente....>>
Meno male che c'è un'esile ombra di dubbio (<<.....molto probabilmente.....>>).
Più che esile forse rarefatta.
C'è da chiedersi se egli (il ns. beneamato Stush) sia il fortunato proprietario di un televisore di tecnologia avanzatissima che hanno pochi eletti.
Un televisore a forma di sfera di cristallo.
Oppure, noi non lo sappiamo, ma ha facoltà di preveggenza (se è così è da mettere a frutto; c'è da fare soldi a palate!!).
Scherzi a parte (lasciatemi scherzare un po' suvvia....) non capisco la sicumera.
Evidentemente per il nostro articolista non esistono le rimonte (non dico passare in vantaggio ma almeno andare in pareggio).
Già dimenticavo...
Chi ha la capacità, o meglio ancora CHI OSA, rimontare due goal al Milan ?
Eppure la storia del calcio è farcita di epiche rimonte, di stravolgimenti di fronte.
Quell’altra sciagurata partita, già in cassaforte, nella quale i "nostri eroi" (a proposito, io tifo SEMPRE le squadre italiane nelle competizioni internazionali, Milan compreso, eccetto una; a voi scoprire quale) fecero un pacco dono agli inglesi del Liverpool prendendo 3 gol in sei minuti è evidentemente già nel dimenticatoio.
(Milan-Liverpool; 25 Maggio 2005 – Istanbul – Finale UEFA Champions League).
<<.....Gli episodi dei goal di Muntari e Matri NON HANNO LO STESSO PESO SPECIFICO.
In primis per l'evidenza dell'errore tecnico di uno rispetto all'altro e in secondo luogo per il peso specifico che i due goal potevano avere in quei due momenti
della partita, chi non lo riconosce, o è in malafede, o allena la Juventus.....>>
Non alleno la Juve e non sono in malafede.
E' alquanto capziosa la disquisizione sull'errore tecnico.
Se c'è la prova TV attraverso la quale si evince, senza ombra di dubbio che:
1) la palla è andata oltre la linea di porta
2) il giocatore che ha segnato il goal non era in fuori gioco
si tratta in entrambi in casi di goal non convalidati ne più ne meno punto e morta li.
Se per <<......quei due momenti.....>> ci si riferisce ad un aspetto cronologico/temporale (come credo) stiamo parlando di aria fritta a meno che, come ipotizzato in precedenza, diamo per assunto che una rimonta sul Milan sia materialmente impossibile (CHI OSA !!!!????).
Tra l'altro di goal "fantasma" (ovvero non convalidati pur con palla oltre la linea di porta) ne possiamo enumerare un bel po'.
C'è solo l'imbarazzo della scelta.
L'imbarazzo semmai si prova perché si danno due pesi e due misure (CHI OSA non convalidare un goal al Milan!!??).
Un esempio (il primo che mi viene in mente).
Campionato 2010/2011, girone di andata, Catania-Juventus (risultato finale 1-3).
Goal non convalidato a Quagliarella sul risultato di 1-1.
Il suo destro colpisce prima la traversa e poi si infila in porta (sorpassando tutta la linea) e tornando poi in campo.
Non c'era affollamento davanti alla porta Catanese per cui, tecnicamente. arbitro e guardalinee avrebbero dovuto avere un'osservazione migliore.
Non ho sentito, all'epoca, tutta la "caciara" che è stata prodotta in quantità industriale soprattutto dalla tifoseria milanista (complotto; sono tornati i ladri; campionato falsato; ecc.).
Non si è visto/sentito il portiere del Catania correre dall'arbitro dicendo 'Guardi che si sta sbagliando. Era goal!!!'.
<<.....A questo punto i rapporti tra Milan e Juventus sono quasi irrimediabilmente compromessi.....>>
Sono convinto che non ci sia MAI STATO un buon rapporto tra le due società se non i soliti sorrisi a 128 denti di circostanza di fronte alle telecamere.
Aspetti meramente coreografici.
Se ci fosse stato davvero un buon rapporto sarebbero state contenute e stemperate le polemiche del dopopartita (questo anzi dovrebbe essere un dovere visto le
"bestie" che popolano le tifoserie calcistiche).
Del resto, se è vero quello che scrivono i giornali (da prendersi con le pinze), l'A.D. del Milan è stato il primo ad attaccare (nell'intervallo) e, ancora per primo,
s'è lasciato andare ad una caduta di stile.
La frase/scintilla sarebbe stata <<Vedete cosa succede a piangere tutta la settimana?>>.
Sono d'accordo sul fatto che Conte avrebbe dovuto TACERE PRIMA e semmai lamentarsi sul fatto che la sua squadra con le "piccole" (le "piccole" mi perdonino per il termine) non segna.
Non sono d'accordo sulla Galliani-teoria: <<vi siete lamentati perché non vi fischiano i rigori a favore e quindi per pareggiare i conti invalidano un goal a noi>>.
No, non credo a questa sorta di "pareggio-conti" e credo che se Galliani fosse una persona equilibrata avrebbe lasciato la parola all'innegabile forza/qualità sportiva del Milan ovvero la squadra un campo.
Tra l'altro le occasioni ci saranno visto che il campionato è ancora lungo.
Siamo tutti d’accordo sul fatto che la Juve, o meglio il suo portiere, avrebbero dovuto far convalidare il goal ma questa è fantascienza, sono convinto che nessuna altra squadra, Milan compreso, avrebbe agito in modo diverso (vedasi esempio precedente).
Ho finito.
Rinnovo i consigli al nostro beniamino (Stush): documentarsi e ricordare, ricordare ed ancora ricordare.
La tecnologia (internet) può aiutare.
Per fortuna "il diritto all'oblio" (cancellazione delle informazioni relativi a fatti/persone dopo cinque anni) invocato più e più volte dal PDL non è andato in porto.
Capisco che <<.....è (stato) uno sporco lavoro ma qualcuno deve (ha dovuto) pur farlo....>> ma almeno che venga fuori qualcosa di pulito.
Bye.
F.


Rispondo molto brevemente: Calciopoli è stato un teatrino, i processi sono stati sommari e veloci.
Il problema caro Flavio è che io non ho mai parlato di non colpevolezza della Juve, ma semmai di colpevolezza di società non prese in considerazione nel 2006, per questo parlavo di teatrino, perchè certe società che avevano un grado di colpevolezza sono state individuate come colpevoli solo anni e anni dopo, ma ciò non toglie nessuna responsabilità alla Juventus, io sono responsabile di ciò che dico, non di ciò che capisce chi legge. Quindi come vedi il tuo teorema traballa parecchio. Sul resto non mi soffermo perchè mi angoscia pensare che tu abbia spulciato tutti i miei stati di FB per scrivere tutto questo.Ti dico però che continuerò con grande tranquillità a scrivere come faccio ora, esattamente nello stesso modo, gli altri sport non mi interessano pur rispettandoli, se interessano te ti invito ad aprire un bel blog sul curling che sarà sicuramente più frequentato di questo postribolo informatico. Un personaggio che è passato da queste parti diceva : "Nemmeno Gesù era simpatico a tutti", come vedi il tuo spazio te l'ho concesso, ma ti ripeto, tutto questo non cambierà di una virgola, se non lo gradisci, c'è una x in alto a destra, e fine della sofferenza, con affetto

Stush



domenica 4 marzo 2012

Il ritorno del Re: Palermo-Milan 0-4



Finalmente. Quest'anno è l'anno dei cosidetti campi tabù: vittorie ottenute su campi tradizionalmente ostili ai nostri colori: Genova (sponda Genoa), Udine e da ieri sera Palermo.
Il Milan gioca una partita impeccabile, dal 1' al 90'. I ragazzi di Allegri aggrediscono in tutto e per tutto quelli di Bortolo Mutti con un'intensità spaventosa e si lanciano in maniera imponente per la corsa finale allo scudetto.
A Ibrahimovic bastano 35 minuti per schiantare il Palermo. 3 Goal, uno per ogni giornata di squalifica. Lo Svedese rientra in una condizione di forma spaventosa e costringe i difensori del Palermo a maledire di trovarselo di fronte. Il Milan è perfetto, non sbaglia nulla e gioca una partita maniacale anche dal punto di vista dell'attenzione e della concentrazione. La prima frazione si chiude su uno 0-3 che non ammette repliche: Palermo mai pericoloso e Milan padrone e che addirittura se non si fosse trovato di fronte uno strepitoso Viviano avrebbe potuto rimpinguare il suo bottino. La ripresa è una passerella per mettere in mostra doti di palleggio e per allenarsi in vista del ritorno di Martedì sera a Londra contro l'Arsenal. Il quarto sigillo è di Thiago Silva, autore di una partita monumentale. Nella ripresa c'è spazio anche per El Shaarawy e per l'eterno Inzaghi che entra e cerca disperatamente di trovare la prima rete della sua stagione più tormentata.
Insomma Milan impeccabile 0-4 e vittoria che sa di lancio verso un grandissimo finale di stagione. La cosa che più stupisce di questo Milan è la facilità irrisoria con la quale riesce a chiudere le partite con le squadre "medio-piccole", una facilità dettata non solo dalle grandi individualità ma anche da una grandissima condizione fisica che permette di tenere un grande ritmo per tutta la durata del match, anche se spesso alla mezz'ora del primo tempo le partite sono già chiuse. Il Milan avrà qualche problema negli scontri diretti è vero, ma c'è da dire che come diceva Sacchi: "Gli scontri diretti puoi anche perderli tutti, basta vincere le altre".
E il Milan sta facendo suo questo dogma, maluccio con le cosiddette "big", straordinariamente bene con le "medio-piccole".
Grande ottimismo insomma, che però non deve prendere troppo piede, la stagione è ancora lunga e le insidie sono ancora molte visti anche i numerosi impegni ravvicinati. Adesso c'è da andare a difendere il largo vantaggio a Londra consapevoli di essere super favoriti ma senza dare nulla per scontato. Poi invece ci si ritufferà nel Campionato con la partita contro il Lecce, con particolare attenzione anche alla Juventus che Mercoledì recupererà la partita di Bologna.
Menzione finale ancora per Zlatan Ibrahimovic, giocatore straordinario, autore di due goal di sinistro e un capolavoro a giro di destro. Non esistono più aggettivi per lo Svedese che quest'anno ha realizzato 18 goal in 20 presenze in Campionato, 25 Goal stagionali in 28 presenze, un autentico uragano che ieri sera si è abbattuto sui malcapitati difensori rosanero. Si dice che quando Ibra è arrabbiato tiri fuori il meglio di sè, evidentemente dev'essere parecchio arrabbiato. Concludo con le solite considerazioni random finali:

- A inizio ripresa Emanuelson era a terra, il mio pensiero è stato: "Urby non fare scherzi eh", come cambiano le cose nella vita...

- Robinho con il suo gioco spensierato sta conquistando grandi e piccini, anche perchè si ricorda sempre di quando sbaglia goals a un metro dalla porta ma mai si dice che da un mese è sempre il migliore in campo

- Il Milan non vinceva a Palermo da 6 anni, nelle ultime 6 stagioni addirittura 2 pareggi e poi 4 sconfitte di fila

- Ho già ringraziato l'Inter per Muntari?

- Non potevo esimermi, a Milano c'è un detto che dice: "San Giovanni non fa inganni" e allora la Juve segna un goal in fuorigioco, ma poi subisce, per una strepitosa legge del contrappasso, un goal da un giocatore che doveva essere espulso, quanto è bella la vita. Però a fine partita non si sentono i soliti toni accusatori ma frasi della serie "stiamo già facendo un miracolo" "abbiamo dato il 120%" "dobbiamo essere felici di ciò che stiamo facendo senza pensare ad altro".....la volpe e l'uva?

Stush