martedì 31 gennaio 2012

L'avversario: La Società Sportiva Lazio

File:Laziostemma.png                                                   



Eccoci nel limbo, nel girone dei dannati denominato anche "turno infrasettimanale" 3 schede in una settimana, che vitaccia, mi toccano anche gli straordinari.
La seconda squadra di Roma (avete letto bene, non l'altra squadra non una delle due) è una di quelle compagini che ti fanno venire l'orticaria, almeno a me personalmente. Il gemellaggio con la seconda squadra di Milano (non una delle due, non l'altra) fa si che il tutto si amplifichi. Andare a giocare a Roma con la Lazio è un pò come andare ad Hollywood a vedere una rassegna sui film indiani, ma questo è quello che passa il convento, uno stadio a LAZIO non lo possono fare, accontentiamoci! 
E quindi eccoci a Lazio-Milan, ventunesimo turno del campionato di serie A, all'andata gli aquilotti ci avevano fatto penare e non eravamo andati oltre un pirotecnico 2-2, poi invece è arrivata la Coppa Italia e lì è arrivato il nostro successo 3-1, come dire al momento siamo in attivo.
Alziamo il sipario sugli uomini chiave dell'11 di Reja: La stella della squadra è sicuramente "il profeta" Hernanes, profeta di che non si è ancora ben capito, però je piace chiamallo così e allora chiamamolo così; certo il Brasiliano ha dimostrato di essere un elemento dalle indiscutibili qualità tecniche, un pò discontinuo però comunque un giocatore molto importante, forse il più importante in assoluto. In passato era stato accostato anche al Milan ma poi non se ne fece nulla, peccato, un profeta al giorno d'oggi avrebbe fatto comodo. Altro giocatore su cui prestare molta attenzione è Miroslav Klose, professione Killer dell'area di rigore, uno che nei 16 metri è a suo agio come pochi altri al mondo: pericolo vero, dovrà essere marcato stretto dai nostri baluardi per non crearci pericoli. Anche perchè già all'andata ha timbrato il cartellino, quindi mò fai il bravo a papà eh?
Ma una rondine non fa primavera, e figuriamoci se un Klose fa un'aquila. La Lazio è una squadra che non ha grandissimi nomi, ma ha un'organizzazione di gioco molto solida, e ciò la rende, soprattutto all'Olimpico, una squadra insidiosissima da affrontare. Altri elementi importanti sono il centrale Dias, che tra un pugno, una gomitata e uno sputo fa anche abbastanza bene il calciatore, Lulic uno sconosciuto che però si è conquistato subito la stima dei tifosi e le bestemmie degli avversari, Ledesma, qualità e fosforo in mezzo al campo condito da "quella faccia un pò così, quell'espressione un pò così" e the last but not the least, il portiere Federico Marchetti, che dopo le cause legali al Cagliari è tornato alla grande  e sta facendo una grande stagione. L'allenatore è Edoardo Reja detto Edy, uno di quei tecnici che hanno fatto la "gavetta" e le soddisfazioni se le meritano, però diciamo che per una sera può anche evitare di prendersele, tanto che è una partita? un apostrofo rosa tra le parole campio e nato. I precedenti all'Olimpico negli ultimi anni ci vedono messi abbastanza bene: l'anno scorso fu 1-1 con Ibra che realizzò il primo goal in campionato in maglia rossonera, l'anno prima con un'allenatore Brasiliano di cui non ricordo nome e fisionomia vincemmo 1-2. Insomma ci sono i presupposti per assistere a una grande partita, speriamo di approfittare della beffarda neve per issarci anche solo temporaneamente soli in vetta alla classifica, poi quel che sarà sarà, ma adesso pensiamo a domani sera a Lazio-Milan all'Olimpico di Lazio, ah no scusate di Roma, ma siete sicuri? si? vabbè, se lo dite Voi.

Stush


3 commenti:

  1. Analisi che mi trova completamente d'accordo con Stush...hernanes-klose qualche preoccupazione la danno...ma immagino che la Lazio avrà preoccupazioni ben piu elevate nell'affrontare il Milan...
    sarà sicuramente una gran partita...e come sappiamo il Milan le grandi paritite difficilmente le sbaglia!;)
    Marco!

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  2. Grande Marco, poi con la Lazio ormai è quasi un derby ;)

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  3. OOHHHH...ma qual'è il problema dei film indiani...ma pensa te...bella stash...
    l'ANONIMO

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