sabato 4 febbraio 2012

L'avversario: La Società Sportiva Calcio Napoli

File:Napolistemma.png



Ma bisogna giocare per forza? non si potrebbe rimandare? ma fa freddo!! Ma il calcio è infame, non ci si ferma davanti al freddo, siamo uomini duri e allora si gioca.
A San Siro, che ultimamente sembra un distaccamento di Helsinki, arriva il Napoli del cordialissimo presidente De Laurentiis e dello sportivissimo mister Mazzarri. La partita si giocherà con una temperatura che a Milano ballerà tra i -5 e i -7 gradi, certo a giudicare dalla classifica il Napoli non dovrebbe risentirne più di tanto.
Se torniamo con la mente al 28 Febbraio 2010 ci troviamo di fronte due squadre che si giocano lo scudetto, oggi invece la situazione è piuttosto diversa: Il Milan è ancora lì a giocarsi la vetta della classifica questa volta con la Juventus, gli azzurri invece sono a -14 dai rossoneri e nel 2012 non hanno ancora vinto una partita. I tempi cambiano ma le insidie restano anche perchè la formazione di Mazzarri è praticamente la stessa della passata stagione, anzi addirittura in alcuno reparti ci sono stati dei sensibili rafforzamenti. E' evidente però che il doppio impegno Campionato-Champions ancora non è stato assorbito bene dagli uomini di Mazzarri che quindi si trovano impantanati nel limbo della metà classifica. Milan-Napoli però diventa crocevia importante di questa stagione, il Milan deve vincere per forza per proseguire l'annosa rincorsa alla Juventus, il Napoli per cercare di riagganciare il treno in partenza per l'Europa; motivi validi per seguire la partita ce ne sono insomma. Come sempre facciamo una breve carrellata sugli elementi di spicco della squadra in questione. Cominciamo citando il portiere De Sanctis, ribattezzato De Snaitics dopo le vicessitudini sulle scommesse di questa stagione, un portiere sempre attento e preciso, entrato anche nel giro della Nazionale, pensare che nemmeno lui ci avrebbe scommesso. La fase difensiva è sempre presidiata da Paolo Cannavaro, uno che deve avere un bel pelo sullo stomaco per essere il "fratello di", anche se ultimamente, vista l'ingloriosa fine di Fabio, alla domanda "Ma tu sei il fratello di Cannavaro"? la sua risposte è "Macchè, uno strano caso di omonimia". Ma passiamo agli uomini più pericolosi salendo quindi nella zona avanzata e arrivando ai tre tenori: Hamsik-Lavezzi-Cavani. Per Hamsik questa è una stagione maledetta, non bastava il suicidio del suo parruchiere, si sono aggiunte anche prestazioni molto altalenanti e una media goal nettamente inferiore rispetto a quella delle passate stagioni, forse l'ipotesi del passaggio in rossonero ventilata in Estate lo ha un pò disturbato. Speriamo si ricordi di ciò che stava facendo questa Estate e prosegua con questi standard, in memoria anche del suo parrucchiere. Lavezzi invece è forse uno dei pochi che si è migliorato rispetto alla stagione passata, uno che a Napoli è visto come un Re, certo ogni tanto cercano di rubargli la corona e ci riescono pure ma del resto "uagliò, stà la crisi, c'amma fà?" In ogni caso è lui l'uomo da tenere maggiormente d'occhio dello scacchiere napoletano per la facilità di corsa e la grande capacità negli inserimenti. E poi c'è lui, il Matador Cavani, il bomber per tutte le stagioni. Media goal impressionante per l'attaccante Uruguayano che ormai è divantato idolo di una città intera. Già all'andata ci fece soffire realizzando tre reti, ma era Settembre, faceva ancora caldo, e poi si giocava a Napoli, il sole, le stelle, mica il gelo siberiano della Milano di Febbraio, così passa tutta la magia. Menzione finale per il condottiero del Napoli, Walter Mazzarri, detto Camomillo, bè dai si scherza, si è vero, quando la partita finisce trova sempre un centinaio di alibi e di questo centinaio 99 sono a carico dell'arbitro, ma vabè "so ragazzi", non ce la prendiamo troppo, i meriti all'avversario li riconosce...no forse neanche, però insomma se la sua squadra gioca male lo dice tranquillamente....bè forse no però è molto corretto anche in campo e non litiga mai con nessuno....vabè ragazzi io ci ho provato.
I precedenti Milanesi sono favorevoli al Milan, 3-0 nell'ultimo incrocio l'anno passato,  1-1 l'anno prima con l'innominato in panchina, 1-0 tre anni fa grazie ad un autogoal di Denis dopo un calcio di punizione di Ronaldinho, ma stiamo parlando di preistoria ormai.
Ciò che conta per il Milan è vincere questa partita, vincere, anche giocando male, anche non meritando, ma bisogna vincere, tanto comunque poi dove non arrivano i complimenti dell'allenatore avversario arrivano quelli del Presidente....vabè ragazzi oggi non me ne va proprio bene una.

Stush

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