domenica 29 aprile 2012

Quale allegria: Siena-Milan 1-4


Abbiamo vinto, abbiamo giocato bene, abbiamo ritrovato una buona condizione fisica e mentale, è tornato al goal Cassano: se non fosse il 29 Aprile 2012 e non fossimo a -3 dalla Juventus con tre partite da giocare e lo scontro diretta a sfavore sarebbe un pomeriggio da incorniciare, invece è un pomeriggio che non fa altro che acuire i rimpianti per una stagione che poteva e doveva finire diversamente.
Siena-Milan inizia con qualcosa di sconvolgente: il Milan schiera l'attacco titolare, o almeno, il migliore che possa schierare: Boateng dietro a Cassano e Ibrahimovic, non accadeva da Novembre.
La partita è un saggio di come questi tre si trovino a meraviglia, ed è anche una processione di imprecazioni da parte dei tifosi milanisti per non averli avuti a disposizione insieme per così tanto tempo.
Il match nei primi minuti è più di marca Senese, ma basta un lampo al Milan per ribaltare l'inerzia: Tiro-cross fulminante di Ibrahimovic che trova un controllo maldestro del portiere Brkic, il pallone giunge a Cassano che dopo 6 mesi ritrova la gioia del goal, è 0-1 e felicità immensa per il folletto di Bari Vecchia, oggi alla prima da titolare dopo l'incidente di percorso del post Roma-Milan.
Da qui in poi la partita offre solo spunti di rimpianto a tutti i tifosi rossoneri che intanto assistono anche alla vendemmia in anticipo di Novara dove la Juventus segna goal a ripetizione (finirà 0-4 per i Bianconeri).
Il raddoppio del Milan arriva dopo 3 minuti dal goal del vantaggio: Ibra riceve palla in area e scarica un violentissimo sinistro che si insacca sotto la traversa, 0-2.
La partita si chiude, si va all'intervallo in vantaggio di 2 reti proprio come la Juventus. La fredda e infame classifica ci ricorda di essere ancora a meno 3, ma adesso con una partita in meno da giocare.
Nella ripresa si assiste a un match che fila via liscio e tranquillo, nel Milan entrano l'ostracizzato Aquilani, Nocerino ed El Shaarawy, ma è il Siena a provare a ravvivare il pomeriggio del "Franchi" realizzando il goal del 1-2 con Bogdani che approfitta di una corta respinta Abbiati dopo la conclusione di Destro.
Nel finale però il Milan pungolato esce alla grandissima realizzando prima l'1-3 con un coast-to-coast di Nocerino di "Messiana" memoria, poi l'1-4 con il 26° centro in campionato di Ibrahimovic su assist di Cassano: superato il record di goal in Italia in un solo campionato per lo svedese e titolo di capocannoniere sempre più vicino.
Finisce così, 1-4, finisce con la felicità di aver rivisto un Cassano in grande condizione e autore di un goal, finisce con un Ibra sempre più goleador, finisce con una rosa che piano piano sta recuperando dei pezzi importanti. Purtroppo però la stagione volge al desìo, e a meno di clamorosi e alquanto improbabili miracoli dell'ultim'ora, ci ritroveremo con un pugno di mosche nelle mani.
Inutile cercare di attribuire colpe e responsabilità, è merito di tutti quando si vince, è colpa di tutti quando si perde.
Ora mancano 3 giornate, la Juventus deve steccarne 2 con 3 nostre vittorie, in quel caso confermeremmo quel pezzo di stoffa al centro della nostra maglia che tanto ci piaceva sfoggiare, in caso contrario dovremo armarci di pazienza per cercare di riconquistarlo già dal prossimo anno. Abbiamo il dovere ovviamente di crederci finchè la matematica non dirà che qualcun altro è stato più bravo di noi, in quel caso prenderemo la nostra maglia, la stringeremo forte, guarderemo quel pezzo di stoffa e penseremo: "C'eravamo tanto amati".

Stush

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