lunedì 7 maggio 2012

Tanto tuonò che (non) piovve: Inter-Milan 4-2



Fine della corsa. L'infamità, la meschinità, la freddezza e l'atrocità del calcio si sono manifestate tutte insieme nella serata del 6/5/2012, con il Milan che perde uno dei derby più nevrotici degli ultimi anni, e la Juventus che vincendo a Cagliari si laurea Campione d'Italia per la ventottesima (specifichiamolo subito) volta nella sua storia.
Il racconto della serata potrebbe anche esaurirsi qui, ma è giusto analizzare le sconfitte e fare anche un breve riepilogo di ciò che è successo in una stagione pazza.
Si respira aria di Derby a Milano già da qualche giorno, un'aria diversa dalle solite, con meno pressione ma non per questo meno sentita, anzi: i Milanisti sperano in un sorpasso sulla Juve vincendo il derby, i nerazzurri dal canto loro visti anche i risultati del pomeriggio devono vincere per tenere vivo quello 0,0001 di possibilità che rimane per il terzo posto, oltre all'ipotesi suggestiva di far perdere lo scudetto ai cugini seppur consegnandolo agli "odiatissimi" binaconeri. Fatta questa premessa arriviamo alla partita: il primo scossone arriva da Trieste, al 5' Vucinic porta in vantaggio la Juventus e indirizza il Tricolore verso la mole, a Milano ci si attende una risposta, arriva, ma dalla parte sbagliata: l'Inter infatti passa in vantaggio grazie a Milto che raccoglie un pallone vagante e lo mette dentro.
A questo punto Juve a +4 e campionato finito. Il Derby però è appena cominciato, le emozioni si susseguono, l'inter ha un paio di occasioni per raddoppiare, il Milan una con Ibra per arrivare al pari. Poi verso la fine del tempo due episodi che fanno scatenare le ire del popolo nerazzurro: il primo è un colpo di testa di Cambiasso con Abbiati costretto al miracolo, palla dentro o fuori? il replay non chiarisce il dubbio, l'impressione è che buonissima parte del pallone sia in porta ma forse non al 100%.
Poco dopo invece il signor Rizzoli regala un calcio di rigore al Milan per un fallo inesistente di Julio Cesar su Boateng: dal dischetto trasforma Ibra dopo un siparietto tra il serio e il faceto col portiere nerazzurro. Si va al riposo sull 1-1, in questo momento Juve a +3 e campionato ancora nelle mani degli uomini di Conte.
La ripresa si apre subito con un'emozione enorme: Ibrahimovic smarcato da un velo di Boateng si incunea nella fragile difesa nerazzurra e realizza lo splendido goal che porta in vantaggio il Milan: centro numero 28 per lo Svedese in campionato, già il 28, il numero della serata.
La gioia di essere tornati a -1 e aver riaperto il Campionato però dura pochissimo: pochi minuti dopo il goal dell 1-2 Abate si ricorda che sta giocando il derby e deve fare il canonico omaggio a Milito: così il terzino rossonero stende in maniera ingenue l'Argentino in area e l'arbitro concede il penalty: Milito non sbaglia, 2-2.
Qui comincia la partita della paura, il Milan ci prova, sembra avere più "garra" dell'Inter, ma da Trieste arriva la notizia dello 0-2 della Juventus, e qualcosa si blocca.
Dopo la mezz'ora della ripresa l'episodio che indirizza il campionato in maniera decisiva: mani di Nesta su un ravicinatissimo colpo di testa di Pazzini, rigore a termini di regolamento che ci sta: Ancora Milito realizza, 3-2. Da qui in poi i tifosi del Milan entrano nell'ottica che il Campionato è andato ma almeno si vuole salvare il salvabile e non perdere il derby. All'82° invece Maicon estrae dal cilindro una conclusione spettacolare che va ad infilarsi nel sette, 4-2 e fine dei giochi.
Gli ultimi minuti sono un attentato al fegato dei rossoneri che devono assistere al giubilo degli Interisti e contemporaneamente immaginare quello degli Juventini.
Alle 22,37 l'incubo si materializza: Derby all'Inter e scudetto alla Juventus, il peggior finale di stagione puntualmente si verifica.
A questo punto andrebbero tirate le somme della stagione, analizzati gli errori e le colpe, trovate le soluzioni per il futuro, ci sarà tempo e modo per farlo. Ora rimane una grandissima delusione mista anche a un pò di rabbia per la pessima gestione dell'ultima parte di stagione. Su un dato però vorrei soffermarmi: contro le prime 6 della classifica il Milan ha ottenuto soltanto una vittoria, quella di Udine, poi sono arrivati 4 pareggi e addirittura 5 sconfitte, con questi numeri è praticamente impossibile vincere il Campionato.
Meritato quindi lo scudetto della Juventus, ancora imbattuta e capace di imprimere un ritmo straordinario a questo veemente finale di stagione; la squadra di Conte ha saputo gestire meglio le risorse nervose potendo anche contare su una maggiore freschezza atletica e psicologica dettata anche dal non aver disputato le coppe, sarà bello e avvincente vedere se l'anno prossimo con il doppio impegno questo ritmo sarà confermato.
Due parole sull'Inter vogliamo dirle? ma si dai, giusto l'entusiasmo del post-derby, del resto la prima qualificazione in Europa League della storia del club andava festeggiata degnamente.
In conclusione il pensiero è rivolto a loro, i nostri ragazzi, che ci hanno provato fino alla fine e nonostante le tantissime avversità hanno comunque cercato di confermare ciò che era stato fatto l'anno scorso, vanno comunque ringraziati, uno per uno, perchè hanno onorato il peso della gloriosissima maglia che indossano, chi può vada a ringraziarli Domenica nell'ultimo impegno stagionale, che sarà sicuramente in sordina e con toni un pò dimessi, ma si sa, ogni fine è un nuovo inizio.

Stush

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